venerdì 26 marzo 2010

2a lezione di canto: Volume, Tonalità e Timbro

Tante persone fanno confusione tra questi termini, importantissimi per essere meglio compresi quando vogliamo far capire alcune caratteristiche della nostra voce.

VOLUME o intensità. Il volume di una voce può essere forte oppure piano. Nel canto si può variare e mantenere l’intensità della voce con un delicato gioco di compensazioni tra tecnica vocale, forza fisica e indole personale. Ricordate però che è’ un errore concentrare gli sforzi sul potenziamento del volume attraverso il fiato, perchè può portare a un logoramento dell’organo vocale. Tenete sempre presente che alto volume non significa alta qualità.

TONALITA' a questo punto qualcuno potrebbe far confusione e confondere la tonalità con il timbro. Per tonalità s'intende l'altezza di una voce. Infatti una delle caratteristiche del suono e della voce è l’altezza, che viene determinata in base al numero delle vibrazioni delle corde vocali. L’orecchio umano è in grado di percepire suoni con un numero di vibrazioni comprese tra le 20 e le 20.000 al secondo. A minori vibrazioni corrisponde un suono più grave, mentre quanto più cresce la frequenza delle vibrazioni tanto più si otterranno note alte o acute. L’intero spettro della voce umana, maschile e femminile, è compreso tra le circa 90 vibrazioni dei bassi, cioè i cantanti che possiedono la voce più grave, e le 1.500 vibrazioni al secondo dei soprani, le voci più acute. Vari sono i movimenti che le corde vocali compiono per produrre un suono di un’altezza prefissata avvicinarsi, vibrare rimanendo in costante tensione e opporre al passaggio dell’aria la resistenza necessaria a mantenere la corretta intonazione. Esse inoltre si allungano e si ispessiscono in funzione della differente altezza che si vuol dare al suono. Per capire meglio il concetto potete osservare la tastiera del manico di una chitarra: più si sale d’intonazione più la porzione di corde che vibra diventa corta e rigida. Lo stesso accade per la voce: più si avventura su note alte, più la laringe si sposta verso l’alto, la gola è maggiormente sollecitata, lo spazio di diffusione delle frequenze e quello di vibrazione delle corde diminuiscono e il cantante ha maggior difficoltà a controllare l’intonazione della voce.

TIMBRO è una caratteristica della voce che non può essere cambiata se non in minima parte. Il timbro è diverso da individuo a individuo anche a parità di tonalità o altezza e di volume o intensità. Pensate al particolare timbro della voce di Stevie Wonder o di Freddy Mercury. Le parti anatomiche interessate al canto possono produrre diversi tipi di onde sonore. Per semplificare li dividiamo in 3 grandi gruppi, corrispondenti a 3 sonorità differenti. Il 1° tipo è simile all’onda sonora che puo’ produrre un diapason, lo strumento che viene usato per accordare gli strumenti. Molto lineare, è detto suono puro. Il 2°, pur essendo composto rimane regolare, si ripete graficamente in modo costante e si propaga nell’aria; viene percepito come un suono gradevole. Il 3° è un disordinato insieme di onde accavallate, molto irregolari, che da luogo a quello che normalmente viene chiamato rumore. La diversa combinazione di questi 3 tipi di suoni determina il timbro vocale di ciascuno di noi. Il timbro pur essendo personale e unico fin dalla nascita, può anche essere modificato, avendo però una notevole sicurezza nei propri mezzi tecnici. Insomma un bel timbro è un dono di natura, è opportuno però imparare a valorizzarlo e sfruttarlo al meglio.

Spero che tutto sia ben chiaro. Immaginiamo ora che andiate a cantare una canzone in uno studio di registrazione oppure più semplicemente in un locale dove si fa il karaoke.

Per adattare una canzone alla vostra estensione vocale dovete chiedere ai tecnici di variare la tonalità della canzone alzando la tonalità se avete una voce più alta o acuta oppure di abbassare la tonalità se avete una voce più bassa o grave. Se invece volete far capire che volete sentire con un volume più forte o alto oppure più piano o basso, stiamo appunto parlando del volume. Infine, se invece volete far capire che la vostra voce è bella e affascinante come quella Barry White o Aretha Franklin allora dovete parlare del vostro timbro. Mi raccomando non confondete mai questi termini tra loro, dareste immediatamente l'impressione di avere un sacco di confusione in testa.

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